Dopo una prima partenza leggermente positiva (+5%) le imprese del dettaglio moda che hanno partecipato al monitoraggio di Federazione Moda Italia hanno evidenziato un brusco rallentamento delle vendite dovuto ad una sorta di “lockdown mascherato” che si è venuto a creare a seguito della diffusione dei contagi, della quarantena, ma anche in particolare per lo smodato utilizzo dello smartworking tanto nel pubblico quanto nel privato che ha ridotto decisamente i flussi dei consumatori e dei consumi a partire dall’8 gennaio fino al 15 dello stesso mese.
Numeri negativi
Pur tenendo conto che i saldi del 2022 sono iniziati in pressoché tutta Italia il 5 gennaio, a differenza di quelli del 2021 con date di avvio a geometrie variabili dal 7 al 27 gennaio e con restrizioni dovute alla diffusione del covid-19 e che la valutazione sull’andamento avverrà comunque alla fine del mese di febbraio per permettere un confronto più rispondente al periodo, il sondaggio di Federazione Moda Italia – Confcommercio sull’andamento delle vendite dal 5 al 15 gennaio 2022, rispetto allo stesso periodo 2021, riscontra un calo medio dell’8,7% con un 51% delle imprese che ha registrato un andamento negativo delle vendite ed un 47% un incremento (26%) o stabilità (23%).