Il “41° Convegno Fimaa provincia di Varese” occasione per analizzare presente e futuro del settore. Santino Taverna, presidente nazionale della Federazione: «Gli agenti del Varesotto sono un esempio»
VARESE Ripresa del mercato immobiliare, nuove esigenze abitative, l’evoluzione professionale e digitale degli agenti, collaborazione tra mediatori. Santino Taverna, presidente provinciale e nazionale di Fimaa Confcommercio, guarda il bicchiere mezzo pieno.
Nella sua relazione presentata nel corso del 41° Convegno Fimaa provincia di Varese, ospitato nella sala conferenze della sede di Ascom Varese in Valle Venosta, Taverna si è rivolto ai presenti e all’intera categoria proponendo analisi, riflessioni e soprattutto proiezioni positive, dettate da un mercato stravolto dal Covid ma con conseguenze non sempre negative.
In Europa nessuno come noi
«Nella nostra provincia, così come in tutto il Paese, l’emergenza sanitaria ha innescato un diverso modo di socializzare e anche gli operatori immobiliari hanno dovuto adottare, nell’interazione con i consumatori, modelli d’approccio alternativi. Al fatto di non poter incontrare fisicamente la clientela, soprattutto nella difficile fase del lockdown, si è dovuto sopperire con l’ausilio della tecnologia. E noi tutti sappiamo quanto sia importante nelle compravendite immobiliari, poter interagire direttamente con le parti interessate. Nonostante ciò, l’intero Paese e lo stesso comparto immobiliare sono attualmente in fase di ripresa, in controtendenza rispetto al resto dell’Europa».
Il mediatore “digitale”
«Il forte incremento nell’utilizzo del digitale da parte degli stessi consumatori, ha portato gli agenti immobiliari a doversi attrezzare anche in questa proiezione. Foto, virtual tour, piantine delle unità con proiezioni d’arredo o soluzioni alternative per una diversa distribuzione d’interni, sono oggi vere e proprie azioni di marketing. Sono una sorta di biglietto da visita per la prima fase di approccio con la clientela e possono fare la differenza, nella scelta dell’operatore al quale rivolgersi».
«Chi vanta padronanza nell’utilizzo della tecnologia è sicuramente avvantaggiato anche se, l’importanza dell’interazione diretta tra consumatori ed agenti immobiliari, sarà sempre indispensabile nelle fasi di conclusione delle trattative. Pensare che le compravendite si possano concludere dopo aver visionato l’immobile tramite web o senza aver consolidato un rapporto di fiducia con la clientela, è una visione fuorviante».
La collaborazione tra operatori
La digitalizzazione permette oggi una collaborazione tra operatori più strutturata ed efficace per rispondere meglio alle esigenze dei consumatori.
Collaborare non significa condividere solamente gli immobili che non si riescono a collocare sul mercato, ma rendersi disponibili ad alimentare un portafoglio allargato capace di ridurre i tempi di compravendita.
Se la preoccupazione sta nella suddivisione dei compensi, si deve anche tener presente che il 50% delle provvigioni vale molto di più del 100% di niente.