Regione Lombardia ha prorogato al 15 Dicembre 2023 ( salvo esaurimento risorse) il Bando efficienza energetica commercio e servizi volto a sostenere gli interventi di efficientamento energetico delle micro e piccole imprese dei settori commercio, pubblici esercizi e servizi che, a seguito dell’aumento dei costi dell’energia.
Il Bando è aperto alle micro, piccole e medie imprese di tutti i settori, ad eccezione delle imprese che esercitano attività ricettiva alberghiera e non alberghiera e dei codici ATECO A ( settore agricolo), B ( settore estrazione minerarie), C ( attività manifatturiere) , K ( attività finanziarie e assicurative)
L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto fino al 50% delle spese ammissibili per l’efficientamento energetico.
Il contributo massimo concedibile è di 30 mila euro, l’investimento minimo deve essere di € 2mila e deve essere rendicontato entro la data di chiusura dello sportello.
Sono ammissibili le spese sostenute dal 26 aprile 2022 al 15 dicembre 2023.
Farà fede la data di emissione della fattura.
Le domande di contributo devono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale, tramite il sito http://webtelemaco.infocamere.it dalle ore 10.00 del 15 giugno 2022 fino alle ore 12.00 del 15 dicembre 2023, salvo esaurimento anticipato delle risorse.
La domanda di contributo deve essere presentata contestualmente alla rendicontazione delle spese sostenute e quietanzate, dunque non potrà essere presentata a preventivo e l’intervento di efficientamento energetico del sito produttivo deve essere corredato da una relazione di un tecnico iscritto al relativo ordine professionale competente per materia che dettagli gli investimenti e/o le soluzioni impiantistiche implementate, che devono trovare riscontro nelle voci di spesa, con evidenza del risparmio energetico conseguito con l’intervento di efficientamento realizzato. La relazione deve essere redatta secondo il modello inserito nel bando attuativo. Il contributo sarà concesso, limitatamente alla disponibilità di risorse al momento della domanda, alle imprese in possesso dei requisiti di ammissibilità che abbiano ottenuto una valutazione non inferiore a 40 punti hanno accesso ai contributi e sono ammesse in base all’ordine cronologico di presentazione della domanda.
Sono ammissibili, al netto dell’IVA, le spese relative a beni e attrezzature strettamente funzionali all’efficientamento energetico:
- a) acquisto e installazione di collettori solari termici e/o impianti di microcogenerazione;
- b) impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia con fonti rinnovabili da utilizzare nel sito produttivo;
- c) acquisto e installazione di macchinari e attrezzature in sostituzione dei macchinari e delle attrezzature in uso nella sede oggetto di intervento;
- d) acquisto e installazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa ovvero pompe di calore in sostituzione delle caldaie in uso nella sede oggetto di intervento;
- e) acquisto e installazione di raffrescatori/raffreddatori evaporativi portatili o fissi che non richiedono l’utilizzo di fluidi refrigeranti in uso nella sede oggetto di intervento;
- f) acquisto e installazione di sistemi di domotica per il risparmio energetico e di monitoraggio dei consumi energetici;
- g) acquisto e installazione di apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell’illuminazione tradizionale (a fluorescenza, incandescenza o alogena, etc.) (c.d. relamping);
- h) costi per opere murarie, impiantistica e costi assimilati nel limite del 20% delle precedenti lettere da a) a g) e costituiscono spesa ammissibile solo se direttamente correlati e funzionali all’installazione dei beni oggetto di investimento;
- i) spese tecniche di consulenza correlate alla realizzazione dell’intervento (progettazione, direzione lavori, relazioni tecniche specialistiche comprese quelle richieste dalla presente misura nel rispetto dei requisiti di ammissibilità delle spese, contributi obbligatori dei professionisti, ecc.) nel limite del 10% dei costi di cui alle precedenti voci da a) a h); j) altri costi indiretti (spese generali), riconosciuti in misura forfettaria, ai sensi dell’art. 68 lett. b) del Reg. (UE) 1303/13, del 7% dei costi diretti di cui alle voci da a) a i).
Sono escluse le spese non direttamente correlate all’intervento di efficientamento energetico (ad eccezione delle spese di cui ai precedenti punti i) e j).
Le spese di cui alle lettere a) e b) non devono essere oggetto della relazione del tecnico in quanto assicurano l’autoproduzione di energia e, quindi, consentono un risparmio sulla spesa energetica e sono ammissibili a contributo solo in presenza di almeno una delle spese di cui alle lettere c), d), e), f), g) per il valore minimo dell’investimento ammissibile (2.000,00 euro).
Per le spese sopra elencate, saranno ritenuti ammissibili, laddove applicabili, l’acquisto ed eventuale relativa installazione (ivi compresi montaggio e trasporto).