Si è tenuta a Roma la nona edizione della Giornata nazionale di Confcommercio Legalità, ci piace!, appuntamento ormai tradizionale utile a fare il punto sulla diffusione dei fenomeni illegali e sul peso della criminalità sull’economia reale.
La giornata è stata caratterizzata dagli interventi del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli e del sottosegretario al ministero degli Interni, Ivan Scalfarotto.
Quest’anno l’Ufficio Studi Confcommercio ha incentrato la sua indagine sulla diffusione dell’usura che, anche a causa della pandemia, è diventata la piaga principale per le imprese.
In sintesi, i principali esiti dello studio
. Quasi il 12% delle imprese del terziario di mercato percepisce un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2021.
. L’usura è il fenomeno criminale percepito in maggior aumento dagli imprenditori del terziario di mercato (per il 27%). La tendenza è più marcata nelle grandi città e al Sud dove l’usura è indicata in aumento dal 30% delle imprese. Il racket è in crescita per il 21% degli imprenditori.
. L’11% degli imprenditori ha avuto notizia diretta di episodi di usura o estorsione nella propria zona di attività.
. Il 17,7% degli imprenditori è molto preoccupato per il rischio di esposizione a usura e racket. Un timore che è più elevato nelle grandi città e al Sud.
. Di fronte all’usura e al racket il 58,4% degli imprenditori ritiene che si dovrebbe denunciare, il 33,6% dichiara che non saprebbe cosa fare, il 6,4% pensa di non poter fare nulla. I dati sono più marcati al Sud.
Stime Ufficio Studi Confcommercio
Almeno 30mila imprese del commercio, della ristorazione e della ricettività sono oggi ad elevato rischio usura.
L’illegalità costa alle imprese del commercio e dei pubblici esercizi quasi 31 miliardi di euro e mette a rischio circa 200mila posti di lavoro. La perdita annua in termini di fatturato e di valore aggiunto è pari al 6,3%. In dettaglio, l’abusivismo commerciale costa 8,7 miliardi di euro, l’abusivismo nella ristorazione pesa per 4,8 miliardi, la contraffazione per 4,1 miliardi, il taccheggio per 4,3 miliardi. Gli altri costi della criminalità (ferimenti, assicurazioni, spese difensive) ammontano a 6 miliardi e i costi per la cyber criminalità a 2,8 miliardi.
Qui dal sito di Confcommercio l’intera analisi dei dati e l’intervista a un commerciante vittima di usura
Le parole del presidente Sangalli
«Denunciare» è la parola d’ordine ripetuta più volte dal presidente Carlo Sangalli, che ha aperto il suo intervento citando Pietro Calamandrei: «La libertà è come l’aria, ci si accorge di quanto vale solo quando manca».
Sangalli si è rivolto a chi è vittima di usura: «Questo è un reato che si nutre del silenzio, è uno dei reati che emerge con maggiore difficoltà. Per combatterlo bisogna uscire allo scoperto».
Qui l’intero intervento dei presidente Sangalli
L’intervento del sottosegretario Scalfarotto
«I dati ci dicono che sta aumentando la preoccupazione per una esposizione al racket. Ma, nonostante ciò, tra i 4mila imprenditori interpellati, solo poco più della metà si è detto pronto a denunciare», così il sottosegretario agli Interni, Ivan Scalfarotto, le cui parole trovano conferma nei bassissimo numero di denunce per usura, appena 156 nel 2021.
«La collaborazione con le forze dell’ordine resta assolutamente decisiva, andando prima di tutto a vantaggio della vittima del reato, ma anche dell’intero Paese»
Qui le parole del sottosegretario Scalfarotto